Chimica e agricoltura: le alternative concrete per coltivare il futuro

Sulle conseguenze che le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura hanno sull’ambiente si è detto e si è scritto molto. Ma il tema è in continuo divenire e, oggi più che mai, di grande attualità, soprattutto quando al centro della questione ci sono piccoli ecosistemi rurali dove il legame con il territorio è fondamentale.

Di tutto ciò – e in particolare di come lo sviluppo sostenibile si intreccia a doppio filo con le economie locali – si parlerà Venerdì Primo Marzo alla Pro Loco di Sezzadio, in Val Bormida (AL), nel corso di un dibattito durante il quale, Friend of the Earth, con le parole del suo fondatore e direttore Paolo Bray, passerà in rassegna una serie di esperienze virtuose delle molte aziende che, consapevoli dell’importanza di una gestione sostenibile delle proprie filiere, hanno dimostrato come la certificazione di sostenibilità oltre a portare miglioramenti ai processi produttivi sia anche in grado di far bene all’ambiente e, ultimo non ultimo, al consumatore.

Dalla certificazione ai numeri: un passaggio molto importante della tavola rotonda sarà rappresentato dal focus sull’ultimo rapporto Ispra sui campionamenti effettuati nelle acque e nel suolo per determinare la presenza di pesticidi.

Si passerà poi alle testimonianze dirette, a partire da quella di Andrea Bajardi, dell’omonima azienda agricola che fa parte del network Cascina Raglio di Luna, che approfondiranno varie tematiche, da quelle che riguardano la consapevolezza dei consumatori sui rischi derivanti dalla presenza dei pesticidi negli alimenti, alle conseguenze sugli ecosistemi della degradazione dei prodotti commerciali e alle loro alternative “sane”.

E infine una riflessione “massima”: l’importanza, per ciascun individuo, di essere consapevole della sua appartenenza alla Natura in veste di “elemento” che, in quanto tale, è capace di modificarla. Nel bene e nel male.

Share On Twitter