Friend of the Earth e Riso Gallo: una grande intesa per la sostenibilità

Tra le aziende italiane che sono riuscite a conciliare in maniera fruttuosa la tradizione e la capacità di cogliere il cambiamento, Riso Gallo rappresenta un’eccellenza.

Ed è stato così che un’azienda risiera nata 160 anni fa a Genova è oggi tra le più sensibili alle tematiche di sostenibilità sociale e ambientale.

Alla sua attenzione per le rinnovate esigenze di consumo si è appena aggiunto un nuovo, importante tassello, con il lancio del suo primo riso da agricoltura sostenibile certificato da Friend of the Earth, lo Standard internazionale di Certificazione dell’Agricoltura e dell’Allevamento Sostenibili, secondo lo schema che l’organizzazione ha sviluppato sulla base delle linee guida Safa (Sustainability Assessment of Food and Agricolture systems) dettate dalla FAO.

“Quella di un brand così prestigioso e conosciuto quale è Riso Gallo è una certificazione per noi importantissima – ha commentato Paolo Bray, fondatore e direttore di Friend of The Earth, nel corso dell’evento di lancio – che ci auguriamo sia la prima di una lunga serie che coinvolgerà molti altri prodotti dell’Azienda”.

La certificazione riguarda, in particolare, due prodotti: il riso rustico da agricoltura sostenibile per risotti, con i suoi chicchi grandi e corposi per preparazioni tradizionali dal gusto ricco, e il riso rustico per contorni e insalate, dai chicchi lunghi e affusolati per insalate rustiche e contorni salutari.

Si tratta del primo brand in assoluto ad essersi impegnato nella realizzazione di un prodotto di questa tipologia per la Grande Distribuzione Organizzata.

Già da oggi, quindi, sulle confezioni dei due prodotti Riso Gallo è presente il logo Friend of the Earth, il quale testimonia come la loro coltivazione sia stata effettuata nella tutela e nel rispetto dell’ambiente, dei diritti dei lavoratori, del territorio e delle persone.

Scendendo più nei dettagli, le due tipologie di riso rustico in questione sono al 100 per cento italiani e tracciati in tutta la loro filiera, dalla coltivazione – a km 0 in Lomellina, nei pressi della sede dell’azienda – all’inscatolamento.

La lavorazione viene effettuata con una pilatura tradizionale a pietra che, grazie ad un’abrasione gentile del chicco, permette il mantenimento parziale del suo rivestimento conferendogli un colore leggermente ambrato e preservandone le qualità organolettiche e nutrizionali. In questo modo le referenze conservano un contenuto maggiore di fibre, utili all’organismo, che contribuiscono, a loro volta, a migliorare anche il sapore del prodotto.

L’altro aspetto di fondamentale importanza nell’iter che ha portato alla certificazione è stato la verifica delle modalità con cui Riso Gallo collabora con le aziende agricole che garantiscono il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, con un vantaggio non indifferente per gli agricoltori, poiché Riso Gallo garantisce prezzi equi e stabili concordati già prima della semina.

La videointervista di Paolo Bray, fondatore e direttore di Friend of the Earth

 

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